L’asta 67 dedicata all’arte del Friuli Venezia – Giulia che si tiene in tre sessioni tra venerdì 29 e sabato 30 novembre si presenta ricca di opere di elevata qualità. Sono molte quelle da citare e ci limitiamo a una sintesi.
Eccezionale e rara l’opera di Alice Dreossi, lotto 105, Nevicata (Val Raccolana, Saletto), olio su tela, cm 74×100, 1920/30, probabilmente la più importante si sia vista sul mercato a oggi. L’artista cervignanese fu presente alla XIV, XV e XX Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Torino del 1927; tenne personali a Venezia (1923, 1953), Udine (1924), Genova (1934), Treviso (1954).
L’artista diede il suo meglio nella pittura di paesaggio e nel ritratto attraverso le sue grandi capacità pittoriche e cromatiche. Sue opere sono conservate presso la Galleria d’arte moderna di Udine. L’opera in asta dovrà essere esposta della mostra “Irene e le altre: la condizione della donna artista in Friuli (Sec.XVI-XX)”, Galleria Civica d’Arte “Celso e Giovanni Costantini”, Castions di Zoppola 7 dicembre 2024 – 23 febbraio 2025; richiesta dai curatori per la sua rarità e rappresentatività.
Molto elevato il livello pittorico, materico e luministico delle due splendide nevicate di Giovanni Napoleone Pellis e che ricalcano quello dei suoi pezzi più noti! Ultime luci, lotto 106, olio su tavola, cm 34×43, 1940ca e il lotto 103, Neve, olio su tavola, cm 19×25.
Il lotto 107, Marco Davanzo, è sua opera Capolavoro in cui ha immesso tutto il proprio talento nato dalla formazione dai maestri della scuola veneta come Ettore Tito e Pietro Fragiacomo. Opera di primario esempio del suo affetto e legame verso la propria terra d’origine, col rapporto che lega l’uomo di montagna alla sua terra, Ampezzo e l’Alta Val Tagliamento, ritratta con poesia e magia esaltata dalle sue pennellate sintetiche che rivelano tutto il loro succo di luminosità e colore. Opera di elevato tono poetico ed emotivo dell’artista carnico con questa scena incentrata di vita quotidiana e domestica nel montano paesaggio dell’alta Val Tagliamento innevato ove il tempo sembra passare lento….
Di rilievo e non comune la scultuta in bronzo di Mirko Basaldella, lotto 142, Maschera, 1971, cm 36x24x18, opera pubblicata in “Mirko, Il bronzo come magia”, a cura di Elio Mercuri, 1975, Editori Riuniti.
Il lotto 130 è opera di eccezionale qualità di Arturo Marion Colavini e molto rara, certamente una delle più belle mai viste sul mercato; artista che si è perfezionato nell’uso delle tecniche e nell’imitazione dello stile degli antichi con una particolare predilezione per il Settecento veneto rappresentato dal Tiepolo e dai fratelli Guardi.
Luigi Zuccheri è rappresentato con tre rappresentative opere a tempera: i suoi dipinti hanno recentemente registrato un deciso aumento di interesse attraverso richieste che giungono non solo dalla nostra Regione, ma da tutta Italia e dall’estero, in particolare dagli Stati Uniti, dalla Svizzera, dalla Norvegia e dal Centro Europa. Ciò si è accompagnato a un sensibile aumento dei prezzi delle sue opere. Le motivazioni vanno ricercate in una serie di mostre di elevato interesse che gli hanno dedicato Istituzioni e Gallerie Internazionali.
In questa asta si segnalano ancora opere di Zigaina, Anzil, Celiberti, Mocchiutti, Pittino, Ursella, Domenico Someda, Mario Moretti, Enrico De Cillia, Di Iorio, Coceani con pezzi nella gran parte dei casi di elevata qualità e non comuni.