Venerdì sera 6 Settembre a Mortegliano in Sala Consiliare sono stati consegnati gli Attestati di Cittadinanza Onoraria per gli eventi atmosferici del 24 luglio 2024 ed è stato presentato il libro dedicato a Virginio Pizzali. Il Campione di Mortegliano, con contestuale inaugurazione delle due mostre a lui dedicate: Le Opere Artistiche realizzate da Virginio Pizzali e Le maglie di Virginio Pizzali indossate nella sua lunga carriera.

Presenti il Sindaco di Mortegliano, Roberto Zuliani, insieme ad altre Autorità comunali; l’Assessore Regionale
alla Sanità, Politiche sociali, Disabilità, Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi; i Consiglieri Regionali Massimo Moretuzzo e Massimiliano Pozzo; diverse Autorità della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco.

La presentazione del libro e dell'artista Virginio Pizzali
Un’immagine della presentazione del libro e dell’Artista

Il libro è stato edito con il contributo del Consiglio Regionale del Friuli VG e con la collaborazione del Comune di Mortegliano.

Si è scritto molto in letteratura su Virginio Pizzali campione olimpico e tricolore di ciclismo, benemerito morteglianese, pistard, stayer, ciclista su strada. Notissima personalità. Tuttavia sconosciuto o quasi ai più come artista: una ri-scoperta grazie alla mostra che potrà essere visitata anche il prossimo fine settimana, Sabato 14 e Domenica 15 Settembre, 09.00/13.00 e 15.00/19.00 sempre presso le Sale del Palazzo Municipale di Mortegliano.

Virginio Pizzali artista

Da un’attenta analisi si dimostra che Pizzali artista è interconnesso all’uomo e allo sportivo di successo. L’artista quindi può e deve interessare anche l’appassionato del Pizzali ciclista; e oltretutto sono davvero molto rari i casi nella Storia in cui un campione dello sport si è dedicato anche al fare arte. All’oggi non si è ancora scritto praticamente nulla sul Pizzali artista, per cui questo è un tema completamente inedito, quindi ancor più coinvolgente. Una lettura delle sue opere rileva come tale figura debba essere non solo finalmente scoperta ma merita anche di essere valorizzata individuando una connessione tra l’uomo campione di ciclismo, con tutta la sua energia, e l’artista.

Virginio si è dedicato all’arte sin dagli anni settanta e ottanta con passione e dedizione rinchiudendosi nell’Atelier per molte ore al giorno. Le opere di quel periodo mostrano una pittura figurativa compiuta attraverso un impianto molto sintetico nel segno e nei tratti che definiscono figure e ritratti. Le stesure di colore sono quasi monocromatiche o condotte attraverso toni piatti le cui campiture vengono accostate. Emergono così delle figure che hanno un aspetto di straniamento rispetto al reale, di primitivo, di sintesi e di durezza formale con colori che sono profondamente interiorizzati e quindi di origine espressionista. In queste immagini Virginio riflette il proprio carattere taciturno e le persone ritratte fanno trapelare una sorta di sofferenza esistenziale.

Nel momento in cui Pizzali si libera dai contorni della forma figurativa affiora tutta la sua vitalità dell’uomo atleta e di campione dello sport. Questo avviene dagli anni novanta e soprattutto negli anni duemila e fino a poco prima di andare a miglior vita. Rotti i confini del segno, Pizzali libera il proprio informale attraverso cromie che gli vengono dettate sempre da una sua visione interiorizzata di ciò che vede e che sente; e si spinge fino all’action painting con la stesura dei pigmenti dei colori direttamente dal tubetto oppure facendo cadere direttamente il colore sulla tela.

Opera di Virginio Pizzali -decolage
Opera di Virginio Pizzali – decolage

La continua sperimentazione conduce Pizzali dal 2000 al 2015 al décollage, tecnica con la quale ha raggiunto la sua piena maturità artistica poichè meglio ha potuto esprimere la propria vitale spontaneità e genuinità. Aveva compreso che il mezzo pittorico non gli bastava più per rendere la sua poetica, la sua libertà, la sua energia che aveva per una vita espresso come campione e atleta: si è quindi rivolto ai manifesti pubblicitari come espressione artistica.

Preleva, strappa dei manifesti dalle strade e dai muri unendoli a carte di riviste e di giornali; li porta nell’Atelier, li incolla sul supporto, li assembla, sovrappone, mescola e poi ne stacca delle parti strappandole dal supporto e facendo riemergere parti dei manifesti sottostanti incollati, creando in modo automatico e in buona parte casuale un insieme di forme, immagini e colori.

Virginio rimase attratto dal décollage per il fine esclusivo di creare forme, vibrazioni di colori e geometrie che vogliono istintivamente e in modo diretto far emergere e affiorare ancor di più la sua energia di grande atleta che è il vero filo conduttore alla base del suo percorso artistico. I suoi décollage sono quindi scevri da significati legati alle immagini dei divi immortalati da Mimmo Rotella, avulsi da quelli legati alla Pop Art, ad aspetti pubblicitari, sociologici e di riflessioni sul consumismo durante il boom economico degli anni sessanta. Di tutto ciò Pizzali non si era interessato.

Locandina della mostra
La locandina della mostra

Virginio ha utilizzato anche il collage e l’assemblaggio a testimonianza di una continua ricerca e sperimentazione delle forme.


Testo: Domenico De Stefano
Pubblicazione e immagini: Giuseppe De Stefano

Informazioni

Palazzo Municipale del Comune di Mortegliano
Piazza Verdi, 10
33050 Mortegliano (UD)

Ingresso Libero

Apertura

Sabato 7 e domenica 8 settembre: 10:00 / 13:00 e 15:00 / 19:00
Sabato 14 e domenica 15 settembre: 9:00 / 13:00 e 15:00 / 19:00