Indice degli artisti

Lotti in asta dell'artista   Leoncillo (Leonardi) (1915-1968)

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Scultura in terracotta, smalti con gocce nere

cm 32x30x15

1958/1959

Gocce nere

Codice: 28139

Galleria

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Lotto senza cornice

Certificato di autenticità a cura di Mascelloni Enrico con scheda accompagnatoria. L'opera verrà pubblicata nel Catalogo Ragionato in corso di preparazione

Rarissima e preziosa opera di Leoncillo: è la sola di questo ciclo al momento nota realizzata con le gocce nere, come esplicitato dall'archiviatore Enrico Mascelloni nel testo e scheda accompagnatoria all'opera, nonché una delle pochissime riferendoci all'intera produzione scultorea: "Appartiene a un ciclo di sculture di varie dimensioni realizzate tra il 1958 e il 1959, caratterizzate da un corpo nero su cui sono disposte gocce rosse o più raramente nere. L'opera più celebre (e di maggiori dimensioni) dell'intero ciclo Grande Presagio del 1958 (Mascelloni/Galleria dello Scudo pag.109-111), nota in due versioni assai simili (la seconda stata recentemente esitata presso Christie's, Milano 2021, cat.). Contigue nelle dimensioni, nella datazione e nella tipologia alla scultura in esame sono quattro opere cifrate da gocce rosse (cfr. Spadoni/Galleria l'Attico pag 115 n.53), mentre questa la sola al momento nota caratterizzata da gocce nere. Un gruppo di sculture dal corpo nero e con gocce rosse o nere, ma di differente tipologia, come a forma di torso, appartiene a un ulteriore ciclo di Leoncillo, databile tra il 1965 e il 1968, l'anno della morte (Mascelloni/Galleria dello Scudo pagg. e Spadoni/Galleria l'Attico pag. 181 n.94). Le sculture con gocce rosse o nere aprono di fatto la fase finale e pinota del percorso artistico di Leoncillo, caratterizzato da un modellato veemente e da una materia magmatica, che sebbene le siano sempre appartenuti acquisiscono ora un impatto radicalmente aniconico. Le gocce, come tautologica rappresentazione del sangue nella variante rossa, restituiscono in quella nera una simbologia meno didascalica: un'attenzione in lui ricorrente per le più preziose tessiture cromatiche e materiche, in una cosmogonia del nero che negli stessi anni stata restituita con eguale raffinatezza e drammaturgica potenza solo dal conterraneo Burri e dall'americano Mangold".

Lotto a trattativa privata

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